Francesca Bochicchio, nasce a Salerno il 02 Dicembre del 1975, vive diciotto anni nella città di Potenza e nel 1994 si trasferisce a Milano dove intraprende i suoi studi
universitarie continua il suo percorso artistico cominciato in giovane età seguendo le orme del padre e del nonno entrambi pittori paesaggisti la cui tecnica era olio su tela
con utilizzo della spatola. Espone i suoi quadri (olio su tela) nella sua provincia partecipando a numerose collettive, a Milano invece espone con personali in diversi
locali della città, con stampe realizzate in digital painting, tecnica alla quale si è dedicata negli ultimi anni. Da subito il carattere estroverso, passionale e un pò
ribelle, allontana Francesca da quella che era la quiete e la nitidezza dei paesaggi con i quali è cresciuta ed i tratti delle sue pennellate diventano sempre
più colorati, incostanti e agitati dalla pressione impaziente che spinge la mano sulla tela, quasi a farla diventare insieme alle dita, al pennello e al
colore, un unico corpo armonicamente impastato di tumulto. Con il tempo cresce sempre più l'insofferenza nei riguardi di un percorso familiare
troppo condizionante e nasce il desiderio di allontanarsi da una pittura troppo distante da quella che il suo animo desidera manifestare e
così, Francesca decide di cominciare a giocare ed a sperimentare quello che nemmeno lei ancora conosce. Nasce il desiderio di
fusione, di incontro e, perchè no, anche di scontro tra ciò che ha sempre pensato facesse parte della vita stessa, la perfetta
sinergia di forze apparentemente opposte ma che da sempre grazie alla loro diversità coesistono dandosi senso l'una
con l'altra. Da qui nasce l'incontro con il digitale, una stretta di mano virtuale tra ciò che è ed il suo prolungamento,
l'uno senza l'altro restano forze incomplete e deboli, non parlo dell'incontro tra realtà e finzione, forme della
realtà stessa, la perfezione della natura che incontrandosi con il ma di "Altre" digitale espande la sua
potenzialità in molteplici direzioni e fruizioni. La mente può dare vita allo stesso tempo a ciò che
pensa, a ciò che vede, ha visto o semplicemente ricorda o a ciò che vorrebbe esistesse,
l'intangibile diventa reale ed il suo aspetto la proiezione del suo pensiero, colorato dalle
molteplici sfumature dell'animo di ognuno di noi. La ricerca di infiniti percorsi porta in
luoghi dove tutto diviene un tutto fino a scomparire per mutare in altro e dove
dal nulla un puntino colorato genera un mondo incredibile di altre nuove
forme e colori da percorrere con infinita curiosità accompagnato
sempre dalla sapiente mano dell'uomo.